Potrei dirvi che tutto ha avuto inizio negli anni ’80, quando io e la mia amica Daniela ci ammazzavamo di Secret Agent sulla sua Amiga ma non sarebbe completamente corretto. All’epoca giocare un’ora al computer bastava per rompersi le palle e decidere di tornare a giocare giù in strada, con bici e pallone (ah! beata gioventù!). No, la scimmia è arrivata più tardi, con il mio primo computer, quello tutto mio: il mio 386. Regalatomi da mio padre che con fare quasi profetico mi disse “tieni e impara ad usarlo, che questo sarà il futuro”, quel computer penso di averlo brasato ennemila volte giocando con improbabili comandi dos. Sistematicamente, un amico di famiglia (colui che scelse per me il pc) veniva a riformattarlo. Alla decima volta mi disse “senti ma tu con ‘sto computer non ci puoi giocare come fanno tutti invece di incasinargli la vita?”. E così feci. Iniziarono
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...