Dopo anni di titubanze, alla fine mi sono convinta a passare all’ebook reader ed è oramai da un anno che amoreggio con il mio Kobo Glo. Nonostante abbia tentato più e più volte di sabotarlo con manovre azzardate di aggiornamenti mentula canis e spippolamenti del tipo “ma che succede se faccio questo…?” (un po’ come ho fatto esplodere a 11 anni il mio 386 da riga di comando), lui stoicamente ha sopportato ed è arrivato incolume al nostro primo anniversario. Non mi perderò qua a decantare le lodi di questo piccolo soldato: è bello, funziona bene ed è in grado di tenere testa alle mie folli idee. Tanto mi basta per consigliarlo a chiunque. Piuttosto voglio parlare del vero lato oscuro del Kobo : il Night Mode! Grazie a persone dalle idee ancora più folli delle mie (e decisamente più utili), è nato il Night Mode, ossia una modalità che
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...