Seriamente, non avrei mai creduto di farlo ma mi ci sono trovata costretta: sono passata ad Android. Dopo l’ultima trasferta di lavoro per la quale ho dovuto trascorrere 10 ore in treno rincorrendo qualsiasi cosa somigliasse ad una presa usb o ad una presa di corrente per il mio 4S, ho deciso che forse era il momento di cambiare cellulare. Siccome non ero molto invogliata a dare 8/900 euro per avere un telefono la cui batteria mi durerebbe quanto -se non meno- quella attuale, ho optato per il mondo android (chi ha detto windows phone? eh? seriamente??). Dopo mille giri, al momento sto usando l’Honor 6 (da me ribattezzato in 30 secondi Hodor). Del passaggio dal mondo Apple a quello Android potremmo parlarne a lungo ma mi limiterò a dire che non è stato indolore. L’orticaria mista ad una improvvisa sindrome di Tourette che mi ha colto il primo giorno
Questo è un argomento di cui ho provato a parlare qualche volta con amici, ricevendo per la maggior parte delle volte però, solo sguardi un po’ spaesati e perplessi. Rigiro qua allora la questione: vi è mai capitato di avere dei periodi in cui avete disperatamente bisogno, desiderio, necessità di nutrire il vostro cervello? Mi spiego meglio: nonostante la continua sollecitazione che tutti noi subiamo nel quotidiano con miriadi di stimoli di ogni sorta, mi capita ognitanto (oserei dire quasi ciclicamente) un momento in cui sento che non è abbastanza. Sento letteralmente il mio cervello implorare “di piùùùù, datemi di più!!!”. Sì, sto parlando proprio della voglia di conoscere di più, imparare di più, studiare di più! (wow mi sentisse mia madre non ci crederebbe!). Il che, a dirla tutta, ognitanto sorprende e stupisce anche me stessa. Se ripercorro mentalmente le mie giornate non posso dire che siano piatte, noiose
A 34 anni, se tu in prima persona non ha già sfornato pupi come un coniglio, sei automaticamente costretta a soccombere in mezzo ai pupi altrui. E se riesci a dribblare quelli sgambettanti nella vita reale, paradossalmente non sfuggi a quelli dei social network. Amici e conoscenti riempiono status su status sul ruttino, la cacca, la parolaccia, la risata del pupo e del film preferito del momento. Ecco parliamo dell’ultima cosa. Da almeno qualche anno, chiunque e ripeto chiunque fra la mia cerchia di amici e conoscenti che ha sfornato di recente un piccolo umano, pur avendo resistito stoicamente a pianti notturni, notti mancate di sonno, dentini che spuntano, febbroni da cavallo e vomitini e cacche del caso, hanno alzato bandiera bianca pressochè senza opporre resistenza davanti al fenomeno del “film preferito del momento” del piccolo umano. Ossia quel momento in cui il piccolo umano scopre la tv, il telecomando
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...