Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana del bianconiglio, ossia vi ho introdotto al mondo del cuociriso.
Se la cosa vi ha stuzzicato quel tanto da prendere in considerazione di acquistarne uno (per voi o per amici), vi sarete fatte la stessa domanda che mi sono posta io mesi fa: quale scegliere?!
I modelli sono tantissimi e i costi possono variare in modo decisamente pesante, quindi come orientarsi?
Ovviamente non posso farvi una review di ogni singolo modello o consigliarvi il modello esatto e perfetto per le vostre esigenze ma quello che posso e mi ripropongo di fare, è condividere la mia esperienza con due modelli che ho preso, sperando di potervi aiutare nella vostra scelta.
Prima di tutto, una volta scoperta la varietà infinita di modelli, prezzi e marche, per orientarmi nella scelta mi sono posta dei requisiti che il mio primo cuociriso doveva avere:
Bene, deciso ciò mi sono messa alla ricerca e il primo modello che ho scelto è stato il Tristar RK-6103, che ho comprato su Amazon.it.
Si tratta di un modello estremamente spartano, economico e piccolo. Esattamente ciò che cercavo!
La capienza è di solo 0,6l ma non fatevi ingannare, potete cucinare riso per una persona come per tre o quattro!
Le dimensioni sono veramente ridotte (22 x 22 x 18.8cm) ed è leggero (poco meno di 1,5kg).
Gli accessori sono quelli base: oltre al cuociriso, avete bicchierino/dosatore e la paletta.
Le funzioni, anzi la funzione è una: cucina.
Per essere una affarino piccolo da 20 euro, funziona benone.
Le istruzioni sono tutto tranne che chiare e semplici da capire (lo dicono anche gli altri clienti nelle recensioni su Amazon e io lo confermo) ma se si prende per buono il rapporto 1:2 fra riso e acqua, si riesce a venirne fuori egregiamente e tempo un paio di utilizzi, saprete far venir fuori un ottimo riso, cucinato a dovere.
Diciamo che se dovete cucinare una porzione per una persona, potete mettere metà misurino di riso, un misurino intero di acqua e tempo 12 minuti circa avrete il vostro riso pronto.
Nonostante venga detto in qualche commento su Amazon, questo modello non ha la funzione “keep warm”, ossia una volta finita la cottura del riso, il cuociriso semplicemente si spegne senza emettere alcun suono di avvertimento e non tiene in caldo il riso.
Però non lo metterei come lato negativo, alla fine basta saperlo e regolarsi di conseguenza.
Diciamo che se tutto quello che cercate è un affarino con cui sperimentare l’uso di un cuociriso, questo potrebbe essere un buon inizio.
I modelli come questo, prevedono come unica chiusura un coperchio trasparente, fornito di buchino di sfiato, che viene solo appoggiato sul cuociriso, esattamente come qualsiasi altra pentola.
Questo porta a due considerazioni:
Dopo qualche mese di utilizzo, assodato che l’idea del cuociriso mi era piaciuta e usarlo era diventata cosa quotidiana, mi è presa la voglia di provare un modello leggermente più avanzato.
Pur avendo sempre l’esigenza di comprare qualcosa di piccolo e non troppo costoso, volevo un modello che offrisse qualcosina di più, senza arrivare a comprare quei cuociriso con ennemila funzioni (che pur mi sarebbe piaciuto avere) che prutroppo sono sempre ideati per grandi capienze, larghi spazi in cucina e portafogli molto generosi 😉
Dopo aver inutilmente ravanato su e giù per tutto Amazon e dopo aver spulciato ogni recondito angolo del web, sono approdata sul sito ZenMarket, dove ho trovato il mio attuale cuociriso: il Jia Bao CFXB20-W.
Questo cuociriso ha una capienza di poco maggiore rispetto al Tristar, si parla infatti di 0,8l, una capienza anche qui ottimale sia per chi deve cucinare per una persona che per chi deve sfamarne 4 (o anche 5 via).
Anche le dimensioni fisiche del cuociriso sono di poco superiori al Tristar.
In cos’altro si differenzia il Jia Bao dal Tristar?
Lati negativi?
In poco meno di un mese di utilizzo, non ne ho trovati al momento.
P.S. la mia esperienza con l’ordine da ZenMarket è stata ottima: il pacco è stato spedito il giorno successivo al mio ordine e in 24 ore è arrivato a casa tramite corriere.
Inoltre ho preso, insieme al cuociriso, anche degli udon buoni da farti rotolare per terra!! Io che ero orfana degli udon che trovavo alla Coop, ne sono a dir poco commossa!!
Se vi ritrovate ad avere esigenze molto simili alle mie, questi due cuociriso possono essere una soluzione da prendere in considerazione.
Di ognuno vi ho detto pregi e difetti e starà a voi eventualmente decidere quale può fare al caso vostro.
Da canto mio, se dovessi consigliarvi uno fra i due, vi consiglierei decisamente il Jia Bao.
I 20 euro in più che spendete li vedete in un modello dalla costruzione decisamente più solida e dai dettagli più curati e meglio progettati.
Tutti i dubbi che avevo riguardo un cuociriso di “marca cacao”, di cui non avevo trovato oltretutto neanche alcuna recensione, sono stati fugati dopo i primi utilizzi.
E voi? Quale preferite?
O avete per caso un cuociriso che usate e che vi sentite di consigliare? 🙂
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 40enne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...
19 Responses to Cuociriso for dummies: da quale partire?