Questa è una cosa che volevo fare da una vita! I miei studi non mi hanno mai portato a questo ed è così che, complice il prestito per qualche giorno di un microscopio, mi sono messa a guardare il pelo nel vero senso della parola e sono riuscita anche a fotografarlo! Niente insetti, giuro! La mia fidata amica K mi ha prestato il suo microscopio portatile qualche giorno fa. Si tratta di un affarino quasi giocattolo che comunque permette di togliersi qualche sfizio latente dal periodo della vostra infanzia 😀 Così ieri, in preda ad un fancazzismo di dimensioni storiche (sì quello che ti prende in pms), mi sono messa a guardare un po’ di cosine a 40x di ingrandimento e mi sono attrezzata alla bene e meglio per fotografare i risultati (incredibile cosa non si riesca a fare con uno smartphone!). Ed ecco i risultati! Ovviamente la prima cosa
Serata da Netgamers Anonimi. Io, K e M, ci ritroviamo per una serata a base di birra, pizza e Slender. Doveva essere una serata cazzara, fatta di pizza sbafata fino a farci esplodere lo stomaco, birra a fiotti e un videogioco spaventoso da perculare. Mai errore di valutazione fu più grande. Slender – The eight pages è un videogioco indie, nato poco più di un anno fa e che ha mietuto vittime (nel senso letterale della parola) in mezzo mondo. Lo scopo del gioco è uno dei più demenziali ed elementari: recuperare otto pagine di un diario in giro per un bosco. ‘na cazzata direte! non proprio… Andando più nel dettaglio: le pagine contengono messaggi raccapriccianti sono disperse ai quattro angoli di un bosco deserto ovviamente in quel bosco non vi ci trovate alle 4 di un pomeriggio di agosto ma in piena notte se non bastasse, c’è un simpatico
Oramai lo so, lo riconosco e ne vado fiera: Dylan Dog è il mio grande amore. Una storia intensa che continua da ben 20 anni, in pratica abbiamo passato le nozze di cristallo e ci avviamo con grande felicità verso le nozze d’argento. Dopo aver trovato per caso un numero di DyD durante un noioso pomeriggio alla casa di caccia scout (sì ero scout, cngei, 3° reparto nel cuore) e aver pensato “cazzo, altro che lupo alberto e cattivik!! devo leggere questa roba!!”, ho comprato il mio primo numero, una ristampa di “Morgana” e da allora non me ne sono più staccata. In queste settimane esce il mitico numero 325 che dovrebbe segnare una svolta di questo fumetto. Cosa ci si dovrebbe aspettare? Ecco, in verità nessuno lo ha capito ancora. Si è capito che una svolta ci sarà, forse più di una. D’altra parte dopo la morte di Sergio
Etsy.com. Parliamone. Uno dei miei luoghi di perdizione preferito da quando mi sono decisa a metterci mano. Mi piace tutto di questo sito: come si presenta, il concetto e la marea pressochè infinita di tesssori che si riesce a trovare. Si potrebbe descrivere come un enorme villaggio globale di artigiani, in cui gente di tutto il mondo apre la propria piccola bottega, nella quale mette in vendita i frutti del proprio ingegno e della propria manualità. Vi si trova di tutto: dai vestiti agli accessori, dai gioielli più raffinati e costosi alla bigiotteria, strumenti di lavoro, cosmetici home made, oggetti per animali, bambini, donne e uomini, vintage o nuove di pacca. Insomma se cercate qualcosa, molto probabilmente la troverete. E la cosa più bella è che molti di questi oggetti nascono dal riciclo di altri oggetti o parte di essi. Tutto arriva dal produttore al cliente, senza intermediari. Roba da
La verità è che non so mai cosa scrivere nel primo post di un blog. Ho un vero e proprio blocco del bloggarolo, quindi ecco cosa faremo. Sdoganiamo questo primo articolo chiarendo una cosa : lo spritz a cui fa riferimento il titolo è rigorosamente quello bianco, possibilmente morbido. Non viene preso in considerazione quella cosa arancione che ora tutti chiamano spritz 😉
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...