Dopo anni di titubanze, alla fine mi sono convinta a passare all’ebook reader ed è oramai da un anno che amoreggio con il mio Kobo Glo. Nonostante abbia tentato più e più volte di sabotarlo con manovre azzardate di aggiornamenti mentula canis e spippolamenti del tipo “ma che succede se faccio questo…?” (un po’ come ho fatto esplodere a 11 anni il mio 386 da riga di comando), lui stoicamente ha sopportato ed è arrivato incolume al nostro primo anniversario. Non mi perderò qua a decantare le lodi di questo piccolo soldato: è bello, funziona bene ed è in grado di tenere testa alle mie folli idee. Tanto mi basta per consigliarlo a chiunque. Piuttosto voglio parlare del vero lato oscuro del Kobo : il Night Mode! Grazie a persone dalle idee ancora più folli delle mie (e decisamente più utili), è nato il Night Mode, ossia una modalità che
Oramai lo so, lo riconosco e ne vado fiera: Dylan Dog è il mio grande amore. Una storia intensa che continua da ben 20 anni, in pratica abbiamo passato le nozze di cristallo e ci avviamo con grande felicità verso le nozze d’argento. Dopo aver trovato per caso un numero di DyD durante un noioso pomeriggio alla casa di caccia scout (sì ero scout, cngei, 3° reparto nel cuore) e aver pensato “cazzo, altro che lupo alberto e cattivik!! devo leggere questa roba!!”, ho comprato il mio primo numero, una ristampa di “Morgana” e da allora non me ne sono più staccata. In queste settimane esce il mitico numero 325 che dovrebbe segnare una svolta di questo fumetto. Cosa ci si dovrebbe aspettare? Ecco, in verità nessuno lo ha capito ancora. Si è capito che una svolta ci sarà, forse più di una. D’altra parte dopo la morte di Sergio
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...