Seriamente, non avrei mai creduto di farlo ma mi ci sono trovata costretta: sono passata ad Android. Dopo l’ultima trasferta di lavoro per la quale ho dovuto trascorrere 10 ore in treno rincorrendo qualsiasi cosa somigliasse ad una presa usb o ad una presa di corrente per il mio 4S, ho deciso che forse era il momento di cambiare cellulare. Siccome non ero molto invogliata a dare 8/900 euro per avere un telefono la cui batteria mi durerebbe quanto -se non meno- quella attuale, ho optato per il mondo android (chi ha detto windows phone? eh? seriamente??). Dopo mille giri, al momento sto usando l’Honor 6 (da me ribattezzato in 30 secondi Hodor). Del passaggio dal mondo Apple a quello Android potremmo parlarne a lungo ma mi limiterò a dire che non è stato indolore. L’orticaria mista ad una improvvisa sindrome di Tourette che mi ha colto il primo giorno
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana del bianconiglio, ossia vi ho introdotto al mondo del cuociriso. Se la cosa vi ha stuzzicato quel tanto da prendere in considerazione di acquistarne uno (per voi o per amici), vi sarete fatte la stessa domanda che mi sono posta io mesi fa: quale scegliere?! I modelli sono tantissimi e i costi possono variare in modo decisamente pesante, quindi come orientarsi? Ovviamente non posso farvi una review di ogni singolo modello o consigliarvi il modello esatto e perfetto per le vostre esigenze ma quello che posso e mi ripropongo di fare, è condividere la mia esperienza con due modelli che ho preso, sperando di potervi aiutare nella vostra scelta. Prima di tutto, una volta scoperta la varietà infinita di modelli, prezzi e marche, per orientarmi nella scelta mi sono posta dei requisiti che il mio primo cuociriso doveva avere: Economico trattandosi della
Lo ammetto:non avevo neanche la più pallida idea che esistesse una diavoleria del genere fino a qualche mese fa, quando la mia fidata pusher di desideri indotti Camilla me ne ha parlato. Da quel momento in poi, il Cuociriso è diventato mio fedele amico nei miei pranzi settimanali ed una presenza quasi fissa nel mio profilo di Instagram. Siccome in molte mi avete chiesto maggiori informazioni a riguardo, dal piccolo della mia esperienza con questo affarino qua, ecco due righe su questo mirabolante oggetto. Cuociriso: cosa essere tu?? Nella italica patria del risotto, questa domanda non è così scontata o banale: a che diavolo serve un cuociriso? Detta in poche parole, il cuociriso è una sorta di pentola elettrica che serve e cuocere il riso in bianco. Ok, direte voi ma a che pro usarlo se da sempre ci facciamo dei super risotti con una banale pentola!? Ecco, per sorpassare
Sarò onesta: quando ho guardato la data dell’ultimo post scritto ho letteralmente sobbalzato sulla sedia. Non mi ero resa conto di quanto tempo fosse passato!! Forse doveva dirmi qualcosa il fatto che la lista di argomenti su cui voglio scrivere dei post, nelle ultime settimane era diventata stranamente lunga… ma tant’è, sono di nuovo qui! Cosa ho fatto? Dove sono andata a finire? Presto detto: diciamo che sono tornata ad avere una vita del tipo “faccio cose, vedo gente”, quella cosa strana che non facevo da decisamente troppo tempo. Alias: sono tornata a ballare tango ho ripreso a far sport ho ripreso in mano una tantum la mia chitarra acustica non contenta, mi sono regalata un ukulele (desiderato da taaaanto tempo) ho riscoperto il mio atavico amore per le stilografiche sono partita come un segugio alla ricerca di stilografiche di famiglia, vintage e nuove di pacca ho scoperto che riesco
Avevo detto tempo fa che avrei parlato dei miei pelosi ed è arrivato il momento. Inizialmente pensavo di parlare dei miei 3 attuali padroni pelosi di casa ma come si può dimenticare il primo peloso della propria vita? Quindi eccovelo qua: Orazio. In tutta onestà non ho ricordi diretti di questo gatto, siccome quando abbiamo convissuto in questa casa io ero talmente piccola da gattonare ancora in giro, a ricordarlo per me ci sono solo queste poche foto recuperate dagli album di famiglia (tra le foto di battesimi e matrimonio dei miei … giusto per sottolineare quanto i gatti nella mia famiglia siano stati poco venerati e adorati). Il signorino inoltre all’epoca aveva una vita sociale più attiva della mia odierna: andava spesso a farsi i suoi giri nel vicinato e aveva addestrato non solo i miei ma l’intero condominio a farsi chiamare l’ascensore a suo piacimento per uscire o rientrare
Lavorare da casa offre innumerevoli pro e contro ma su tutte merita citare la possibilità di poter contare su degli assistenti informatici preparati, sempre disponibili ad affrontare qualsiasi emergenza, che sanno affrontare lunghe sessioni lavorative, insomma che stanno sempre sul pezzo. Onestamente il mio lavoro, senza la loro preziosa collaborazione, ne risentirebbe sicuramente. Soprattutto la SUA collaborazione. Lui è il mio capo degli assistenti informatici. Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...