Chi vi scrive, vive in codesta casa per gentil concessione di 3 felini, che presto vi presenterò come si conviene.
Sono stati proprio loro ad ispirarmi il tema del post di oggi.
Chiunque abbia o abbia avuto la gioia di avere un felino per casa, sa che ci si scontra prima o poi con l’annoso problema degli scarti speciali con cui i nostri dolci ammassi di pelo e fusa deliziano le nostre narici: ossia il fenomeno altresì noto come “Quanto ca$$o riesce a ca@are/pisciare questo gatto!?”
Già … i gatti superano le leggi della fisica in molti modi, uno di questi è la quantità di pisin o cacheta (come diceva mia nonna) che riescono a produrre nonostante le loro alquanto ridotte misure.
Il che si tramuta nello scoprire da un giorno all’altro, che il bagnetto dei vostri amati pelosetti si è trasformato nella Gora dell’Eterno Fetore.
In oltre 20 anni di generazioni feline che si sono succedute qui in casa, ho potuto provare pressochè qualsiasi tipo di lettiera a disposizione sul mercato, dalla più economica alla più costosa.
I sassetti super economici, quelli che ti costano 20 centesimi al chilo, dimenticateli.
Basterà una singola goccia di pisin per far sì che l’odore si diffonda ovunque, anche addosso ai vestiti. Hanno quindi una durata media di 2 minuti e mezzo, ossia il tempo che impiega il vostro gatto a scoprire che gli avete appena cambiato la lettiera.
Non prendiamo neanche in considerazione gli agglomeranti a sabbia fine.
Quello che otterrete è un blocco cementificato di pipì e sabbia a presa rapida che dovrete letteralmente scalpellare dalla cassettina (da tenere in mente però per un’esecuzione rapida e sommaria, come classico “cemento-ai-piedi” ma più economico).
Per qualche anno, quando di gatti ne avevo solo due, ci siamo affidati alla Catsan.
I suoi sassetti bianchi e candidi e le invitanti scritte in greco sulla confezione, davano un che di esotico al tutto. Diciamo che dopo 2 settimane potevi far finta che il tanfo che proveniva dal bagnetto fosse in verità l’odore di una battaglia spartana sulle splendide coste greche .. il che, diciamo, non si allontanava neanche tanto dalla realtà.
Poi mi sono quasi abituata con i sassetti al silicio, che devo dire si difendono molto bene! Con 3 gatti e una vasca come cassetta (vari esperimenti e svariati anni di prove mi hanno fatto arrivare a questa configurazione), il silicio tiene bene per diciamo 2-3 settimane, prima di cominciare ad esalare odori mefitici.
L’unico neo è che quando si devono buttare via i sassetti sporchi e vecchi, è meglio attrezzarsi con una cariola, perchè l’insieme pesa quanto un cadavere.
Ma! Ma…! La vera svolta è avvenuta qualche mese fa quando sono andata in giro a cercare dei sassetti vegetali che si potessero gettare nel wc.
Ne avevo sentito parlare in giro e l’idea di abbandonare sacchetti mefitici in cui gettare le delizie dei miei pelosi mi allettava non poco.
Sperando che non si trattasse della lettiera vegetale provata anni prima, che si era rivelata essere un agglomerato di pezzi di tronco più che sassetti (scoperta che lasciò perplessa tanto me quanto e soprattutto i miei pelosi), ho preso alla cieca quella che si è rivelata essere La Lettiera per eccellenza!
Siore e siori vi presento Cat’s Best.
Questa lettiera mi ha salvata dall’asfissia.
Vi dico solo che la primissima volta che l’ho usata, è trascorso più di un mese prima di dover cambiare i sassetti.
UN M-E-S-E! Con quelle vacche da pascolo travestite da gatti che mi ritrovo, questo non è un risultato buono, è la vincita all’enalotto della vita!
Questa lettiera è fatta di fibre vegetali di pino e abete, il che permette di gettarla nel wc o nel bidone dei riufiti umidi in quanto biodegradabile e compostabile.
Oltre a questo, non appena aprite la confezione, si sprigiona un profumo di legno grezzo che trovo delizioso!!
Si tratta di una lettiera agglomerante, tuttavia per fortuna non si creano palle cementificate nè palle che si sgretolano non appena sfiorate con la paletta (insomma è una lettiera con le palle!).
La pulizia della cassettina è rapida ed indolore.
E poi ripeto : vado avanti per un mese con una confezione e 3 gatti! (Ok in verità nella cassettina ci fanno pipì solo i due maschietti, siccome la femminuccia ha fatto un salto evolutivo e fa pipì direttamente nel wc!! tuttavia Lapiz vale per due gatti, quindi i conti tornano comunque..).
Altro particolare non indifferente è che se qualche sassetto naviga per casa, trasportato dalla corrente felina, non c’è pericolo che i granelli si frantumino, se calpestati, o righino il pavimento.
Sono talmente soffici che semplicemente si schiacciano come coriandoli di carnevale.
Insomma io ve l’ho detto.
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 40enne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Raccolta indifferenziata di pensieri e minchiate di una 30qualcosenne alle prese con il troppo tempo passato davanti al pc e il troppo poco tempo speso a cercare un buon spritz.
Nel precedente articolo vi fatto entrare nella tana...
Non sono mai stata una persona dipendente dalle agende....
Da quando ho cominciato ad usare un’agenda, non...
10 Responses to La gora dell’eterno fetore felino